Nonostante l’antica tradizione che fa risalire le origini dell’industria della calce a Cogoleto all’epoca romana, il primo documento ritrovato che ne parla (allo stato attuale delle ricerche) risale agli inizi del XV secolo. Dai numerosi documenti d’archivio si evince che tale attività produttiva era molto importante per l’economia del paese. Per quanto riguarda il numero delle fornaci presenti sul territorio, a seconda dei periodi in cui sono effettuate le rilevazioni, oscilla da un minimo di sei ad un massimo di dodici. Le fornaci da calce più antiche (a fuoco intermittente) erano ubicate nel centro del paese, tra le case, ed in prossimità del mare e degli scali da cui partivano i bastimenti adibiti al trasporto della calce. Successivamente, nella prima metà del XIX secolo, tali fornaci hanno cessato di produrre. Sono state quindi gradatamente sostituite da quelle cosiddette a fuoco continuo, più moderne, costruite lontano dalle case, in prossimità delle cave di calcare che si trovano a monte della stazione ferroviaria.
Tra queste la fornace “Valle” (oggi non più visibile nella sua interezza) della quale è stata conservata la bocca di scarico, per ricordarne la presenza, inglobandola all’interno di un edificio privato. La fornace “Valle”, edificata accanto alla cava di pietra calcarea è visibile in una bella fotografia degli inizi del secolo XX. Della stessa si conserva anche la richiesta per edificarla, corredata dal disegno, presentato dal proprietario Sig. Valle Giuseppe in data 16 luglio 1909.
Questa importante attività industriale ha coinvolto, per secoli, la popolazione del paese (uomini, donne, ragazzi) chiamata a collaborare in varie forme quali per esempio: raccolta delle fascine nei boschi comunali, estrazione della pietra calcarea, trasporto del materiale alla fornace, carico della fornace, accensione della stessa, mantenimento e controllo del fuoco per almeno otto giorni. Terminata la cottura, una volta spenta la fornace, si procedeva al trasporto del prodotto via mare con i numerosi bastimenti a ciò adibiti, comandati da arditi marinai cogoletesi.
Di fatto un intero paese al servizio di questa importante attività produttiva che si è protratta sino al 1950 circa. Per molti secoli quindi la gente di Cogoleto ha lavorato alle fornaci per produrre calce di ottima qualità ed utilizzata per la costruzione anche di prestigiosi edifici (Palazzo Ducale sede del doge e del governo di Genova), opere difensive e portuali. A tangibile testimonianza di questa antica attività ancora oggi, a Cogoleto, è possibile visitare alcune di queste fornaci.
Inoltre, nel centro storico si sviluppa il cosiddetto “percorso della calce” costituito da formelle in ceramica raffiguranti alcune fornaci, momenti dell’attività produttiva e gli scali da cui partivano i bastimenti.
L’area di archeologia industriale ove si trova la fornace Bianchi è stata intitolata al Prof. Tiziano Mannoni. Per approfondimenti:
www.associazionefornacebianchi.org
Bibliografia:
– Anna Maria Salone con la collaborazione di Antonio Calcagno e Gianni Ottonello – COGOLETO nove secoli di storia, Cogoleto 1991 pp. 150 /160
– Antonio Calcagno – BLOCK NOTES Notizie e curiosità sulla Cogoleto di un tempo, Cogoleto – Genova 1997